L’Osservatorio Popolare di Quartiere promosso da Codici all’interno dei progetti QuBì dei quartieri Barona e Gallaratese è:
Un processo in costruzione per prendere e far prendere parola intorno al tema della povertà e della povertà minorile;
Uno percorso riflessivo per farci e fare domande su cosa sia la povertà e su come affrontarla.
Uno spazio diffuso, non concentrato in un luogo o in un gruppo. Uno spazio per sperimentare, per inventare cose che non ci sono.
Un laboratorio di protagonismo per fare emergere la voce e il punto di vista di tutti e tutte intorno ad un tema centrale per il vivere bene di un quartiere, e in particolare la voce dei bambini e delle bambine, delle ragazze e dei ragazzi;
Nello specifico è un percorso a servizio sviluppato per e con le reti territoriali per:
- facilitare l’emersione di diverse esperienze e punti di vista in relazione al tema della povertà infantile e della vulnerabilità delle famiglie nel quartiere, con particolare attenzione all’emersione dei bisogni e delle istanze che restano invisibili, sotto-rappresentati, non riconosciuti;
- promuovere il confronto tra abitanti, volontari, attivisti, operatori del quartiere e referenti delle organizzazioni della rete, per generare nuove letture sulla povertà nel quartiere che tengano conto di vissuti, età, background culturali e condizioni sociali differenti;
- promuovere e accompagnare azioni sperimentali, con particolare riferimento all’aggancio di popolazioni invisibili e all’ideazione di risposte innovative ai bisogni e alle istanze emerse.
All’interno dell’osservatorio sono stati sviluppati:
- Percorsi di ricerca partecipata con bambini, ragazzi, genitori e nonni per facilitare l’emersione di diverse esperienze e punti di vista a partire dalle candidature di quartiere
- Ideazione di risposte innovative ai bisogni e alle istanze emerse, attraverso un percorso di ricerca e auto-ricerca con operatori, volontari e attivisti
- Lab days: giornate laboratoriali per generare nuove letture sulla povertà nel quartiere con operatori, volontari, attivisti e abitanti del quartiere
Foto: NASA/Aubrey Gemignani