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Cash Cash

Cash Cash è una ricerca-intervento rivolta a minori rom coinvolti in attività illegali e vittime di sfruttamento, che coglie l’esigenza di interrogarsi su temi quali l’identità e l’appartenenza, ma anche di rivedere le diffuse semplificazioni degli schemi migratori contemporanei.

Durante il progetto sono stati realizzati interventi di strada, azioni di sensibilizzazione e diffusione delle conoscenze tra gli operatori, affiancamento ai Servizi della giustizia minorile, presa in carico di minori. Codici, in collaborazione con Save the Children, si è occupato della ricerca, del monitoraggio e della valutazione.

Il contesto. Nella primavera del 2007 le testate locali e nazionali hanno impegnato le prime pagine per raccontare e mostrare un gruppo di minori romeni rom che stavano divenendo le rapide ombre dei passanti alla Stazione Centrale di Milano. Un gruppo di piccoli borseggiatori che sembravano non aver paura di nulla e che andavano a costituire, a seconda dell’esigenza, l’ennesimo tassello della questione rom, della questione immigrati, o della questione sicurezza.

Si tratta di un gruppo di oltre 30 minori, inserito in un’organizzazione criminale transnazionale che fa riferimento ad alcune famiglie dell’area di Craiova, in Romania. La maggioranza dei bambini ha meno di 14 anni perché la loro non imputabilità per i reati commessi consente di minimizzare il rischio che il carcere arrivi a interrompere la spirale di guadagni che il loro sfruttamento consente. I componenti dell’organizzazione si muovono in diverse città italiane e di altri paesi europei, ma hanno come riferimento l’area milanese, dove alloggiano in appartamenti affittati da italiani, e solo in alcuni casi fanno riferimento ad alcuni insediamenti di rom nella provincia.

Nel caso dei bambini di strada della Stazione Centrale la ricezione e la riproposizione dell’identità stereotipata è evidentemente inconsapevole, e l’appartenenza al popolo rom è in alcuni casi apertamente richiamata, ma solo per giustificare atteggiamenti palesemente percepiti come negativi.

Non vogliono aiuto, vogliono successo, rispetto, affermazione, o, per dirla in altro modo, cercano un contesto relazionale che li riconosca come esistenti, e magari anche come importanti. Le loro istanze e le loro rivendicazioni sono pop nella misura in cui l’esigenza è quella di conformarsi ad un immaginario e ad un insieme di codici, e nella misura in cui rispondono ad un modello cash- cash di sviluppo locale, in cui la ricchezza non è tanto potere d’acquisto, ma leva e presupposto di una strategia di affermazione sociale.

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