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Doppia esposizione – codici404 n°2

  • Dicembre 2019

Doppia esposizione | Editoriale 

La casa con doppia esposizione è sempre stata un sogno, ora lo è avere una casa e basta. Perché sulla casa si giocano rapporti di forza, di potere, di reddito, più ancora di ricchezza accumulata e di diritto. Lo sanno bene i rifugiati e i richiedenti asilo, di cui raccontiamo la prigionia residenziale, quando l’accoglienza è isolamento urbano, regolamentazione oraria, negazione dell’intimità, condanna al proprio letto nell’attesa indefinita di pratiche e di documenti. Ma lo racconta anche il nostro viaggio a Gasteiz, città di Euskal Herria, ovvero del País Vasco spagnolo. A Gasteiz c’è l’occupazione abitativa più grande di Spagna, frutto della speculazione immobiliare abbandonata all’arrivo della crisi economica e trasformata in una storia di riscatto: gli studenti hanno iniziato a occupare gli alloggi disabitati, a costruire relazioni coi vecchi residenti e a iniziare l’autogestione, l’autoproduzione, l’autosufficienza energetica. La casa evoca l’intimità di cui abbiamo sempre bisogno, mentre abitare è anche una misura della qualità delle relazioni umane fuori dalle proprie mura. Per esempio, quando si prova la vita comunitaria per fuggire dal condominio alienante – come spiega la testimonianza di Francesco S. a Leipzig – ma anche quando da compagnia teatrale si arriva in residenza in un paese sconosciuto. Servono spirito di adattamento, curiosità infinita, inesauribile disponibilità, ma anche la forza della provocazione. Perché bisogna lasciare un segno, altrimenti a cosa serve la cultura? Se abitare è una competenza non scontata, come sanno bene gli operatori che aiutano chi vive in strada, convivere è difficile. Ne sono una prova le Lettere al vicino curate dal Centro di Salute Internazionale e Interculturale, per nostro inserto speciale, dove presentiamo i progetti finanziati da Non solo case, la nostra prima call sostenere le ricerche di altre e di altri. Una piccola lezione da chi cambia dimora, per scelta o necessità: per fare casa basta una pianta, qualcosa di caro come un disegno appeso al muro, e un angolo che sia solo tuo. Ad averlo, appunto.


Foto: Matilde, Milano, 2019

 

Dove la puoi trovare?

_ in formato cartaceo a casa tua cliccando qui
_ in formato cartaceo, a 5€, in alcune librerie amiche (vuoi segnalarci dei luoghi che potrebbero ospitare la rivista? scrivici a codici@codiciricerche.it)
_ in formato PDF, gratuitamente, a tutte le persone che compilano questo form:

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