Il lavoro è passione. Ma se è avaro di riconoscimenti, anche economici, la passione rischia di spegnersi. David Guazzoni racconta la crisi attraversata da alcuni enti del terzo settore, che faticano ad attrarre e a trattenere figure educative giovani proprio per le precarie prospettive che l’ambito sociale sembra offrire.
Il lavoro è denaro, come il tempo. La velocità determina le possibilità di guadagno di chi consegna cibo a chi non ha tempo per cucinare, forse perché ha troppo lavoro da fare. L’indipendenza economica è inoltre indispensabile all’emancipazione individuale. In questo senso il lavoro sessuale, in Brasile come in Italia, rappresenta una forma di resistenza e di parziale libertà per chi lo svolge. Gli approfondimenti di Delia Da Mosto e di Laura Carrer, vincitrici della call per ricerche da raccontare Sommergibile.
Il lavoro sono io. La nostra attività retribuita spesso definisce il modo in cui ci presentiamo alle persone. Ma alcune definizioni sono imposte dall’esterno, ad esempio quella che attribuisce alla donna una propensione innata verso il lavoro domestico. Caterina De Paolo e Camilla Pin Montagnana ripercorrono decenni di rappresentazioni unidimensionali.
Il lavoro è relazione. Sono libri, scelti per noi dalle curatrici del gruppo di lettura Dopolavoro Letterario in collaborazione con la libreria Scamamù di Milano. Sono lotte, sono desideri, sono mondi che si sovrappongono all’interno di un viaggio, solo in parte immaginario, intrapreso da Cristina Cavallo ispirata dalla storia del collettivo di fabbrica GKN.
Il lavoro è un diritto, non un privilegio. Ma per non essere un privilegio, il diritto al lavoro deve tutelare tutte le persone, non solo alcune, e riconoscere tutti i lavori, non solo alcuni. Qui sotto vi lasciamo una guida musicale a cura di Guido Belloni e Laura Boschetti.
Riflettere sul lavoro significa pensarlo come a un diritto e non come a un privilegio. Per non essere un privilegio, tuttavia, il diritto al lavoro deve tutelare tutte le persone, non solo alcune. E riconoscere tutti i lavori, non solo alcuni. Questa è una piccola selezione musicale che ci accompagna attraverso la più grande contraddizione (cortocircuito) del lavoro oggi: un elemento essenziale per la sopravvivenza delle persone e, allo stesso tempo, il principale fattore di erosione di alcuni diritti fondamentali, tra cui la salute, le relazioni e il tempo libero. Per questo abbiamo scelto delle canzoni che parlano di lavoro in modo diretto e indiretto. E che, soprattutto, parlano di lavoratrici, di lavoratori e delle loro storie: storie di ordinaria monotonia, di normalizzazione dei carichi di lavoro e di cura, storie esemplari di sacrificio oppure di sconfitta.
Questa playlist si può ascoltare in diversi modi: per temi, perché tutte le canzoni parlano di lavoro in modo trasversale al genere musicale; per autrice o autore, perché abbiamo scelto non solo sulla base del gusto musicale, ma sulla base della biografia delle artiste e degli artisti, su quanto ci parlassero del lavoro e degli sforzi che le persone fanno per stare a galla; per epoca storica, per ricordarci che alcuni temi sono ancora attuali, mentre altri non lo sono più perché sono il risultato di anni di lotte per i diritti.
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Grazie a chi ha contribuito a questo numero.
Buon ascolto, buona lettura e buona estate!
la redazione di codici404
Foto ☉☉ Cora, 2018, Atene